Le Carrozzine

La carrozzina è un ausilio di grande valore sia per garantire la qualità della vita dell'utilizzatore che per supportare il suo proprio progetto riabilitativo. La carrozzina è infatti lo strumento per offrire o potenziare la possibilità di spostamenti su brevi distanze.
Le carrozzine in commercio sono davvero tantissime, ma è necessario ricordare che ogni persona ha esigenze diverse, e la scelta del proprio ausilio è di fondamentale importanza.
Una volta stabilite le reali necessità dell'utilizzatore è importante affidarsi alla professionalità del medico prescrittore, al quale è necessario chiedere un consiglio e anche di provare l'ausilio prima dell'acquisto, con la collaborazione di un tecnico ortopedico specializzato.

Consultare la nostra GUIDA dove abbiamo riepilogato tutti i suggerimenti per scegliere la carrozzina più adatta alle esigenze attese. Le carrozzine che possiamo offrire ai nostri pazienti sono:

Carrozzine Pieghevoli

Non esiste una classificazione strettamente tecnica delle carrozzine "per peso" . Sono infatti molti i fattori che determinano il peso di questo ausilio. In particolare per quel che riguarda i materiali questi possono essere più o meno pregiati e di conseguenza più o meno leggeri/robusti.
Un altro fattore che determina il peso di una carrozzina oltre che i materiali con cui è costituito è il tipo di telaio: le due grandi famiglie sono costituite da: telaio pieghevole o telaio rigido.
In questo caso la diminuzione del peso è data dal minor impiego di materiali nelle carrozzine a telaio rigido a fronte di un utilizzo di materiali più sofisticati per garantirne comunque la robustezza.
Le carrozzine a telaio rigido rientrano quasi esclusivamente nella categoria delle carrozzine superleggere.
L’incidenza sul peso dei materiali utilizzati è a volte notevole si passa dagli 8 Kg di una carrozzina a telaio rigido al titanio ai 12 Kg di una pieghevole in lega di alluminio ai 16 Kg di una in materiali meno nobili.
All’interno di questo range vi sono varie possibilità di scelta a seconda delle varie tipologie di utenza e di necessità.
Altri fattori che determinano l’aumento o la diminuzione del peso complessivo di una carrozzina sono le spondine e le pedane poggia piedi.
Bisogna poi prendere in considerazione gli accessori, ausili fondamentali per permettere il mantenimento di una postura corretta e per evitare l’insorgenza di danni secondari (schienali posturali, cuscini antidecubito).
Questi altri ausili hanno un loro peso che andrà comunque considerato quando si valuterà il peso complessivo della carrozzina.
Anche le ruote naturalmente hanno un loro peso, e possono essere removibili oppure fisse.
Il telaio, che costituisce una parte molto importante della carrozzina, può essere fisso o pieghevole.
Il telaio pieghevole è costituito da due fiancate unite da una crociera singola o doppia (a seconda della resistenza alle sollecitazioni richieste). Il principale vantaggio di questa tipologia di telaio è la facilità con cui si riduce d’ingombro e le ridotte dimensioni che la carrozzina raggiunge una volta chiusa facilitando notevolmente il caricamento e il trasporto in automobile. E’ inoltre una carrozzina che ammortizza discretamente le sollecitazioni del terreno ma proprio per questo è soggetta a maggiore usura meccanica nel tempo.

Carrozzine Elettriche

Le carrozzine elettriche sono un ausilio indispensabile per coloro che non sono in grado di spingersi autonomamente, per chi soffre di gravi limitazioni motorie agli arti superiori.

Anche in questo caso l'ausilio deve permettere alla persona disabile di raggiungere un buon grado di autonomia e pertanto di poter svolgere in modo indipendente una serie di attività personali e sociali senza dover dipendere dagli altri.

La carrozzella elettronica permette di percorre distanze più lunghe e di rispoarmiare le energie fisiche da dedicare ad altre funzioni.

Le possibilità di personalizzare questo tipo di carrozzine sono davvero moltissime. Vi ricordiamo l'importanza di pensare all'ambiente in cui la carrozzina sarà utilizzata, alle condizioni di guida, alla postura che la persona dovrà mantenere e al trasporto della carrozzina stessa.

DOVE UTILIZZARE LA CARROZZINA:

Le carrozzine elettriche destinate all' interno sono molto diverse da quelle per l'uso esterno. Tra un modello è l'altro variano la posizione delle ruote motici, la potenza del motore e la robustezza del telaio. I modelli per esterno sono in grado di percorrere terreni accidentati, superare grandi pendenze e dislivelli. Gli ausili per intero invece hanno dimensioni minori, ruote più piccole e sono adatte per muoversi agevolmente in casa e su superfici piane.

COME GUIDARE LA CARROZZINA:

Per persone con gravi limitazioni nell'uso degli arti superiori è spesso necessario valutare, prima dell'acquisto, la funzionalità degli arti superiori o della zona del corpo che dovrà manovrare il sistema di guida. In fatti l'utente può comandare la carrozzina anche tramite un joystic sotto il mento o dietro la nuca, pertanto è indispensabile effettuare delle prove e osservare come sia possibile sfruttare meglio le capacità residue.

LA POSTURA:

Molto spesso chi si muove con una carrozzina elettrica non ha la capacità di mantenere il controllo sulla posizione seduta. E' quindi importante non solo posizionare correttamente il corpo (in una seduta stabile e contenitiva), ma anche tenere in considerazione gli spostamenti dovuti alla velocità e alle frenate. I modelli più avanzati permettono di elevare o reclinare il sedile, per modificare la posizione durante l'arco della giornata e dare così sollievo alle zone del corpo sottoposte a elevata e prolungata pressione.

TRASPORTARE LA CARROZZINA:

Alcune carrozzine elettriche possono essere parzialmente smontate per il trasporto, altre addirittuta possono essere piegate. E' bene ricordarsi di scegliere il modello anche in base alle esigenze i trasporto.

Esistono anche gli SCOOTER ELETTRICI, veri e propri mezzi viaggianti creati per fornire all’utilizzatore una ulteriore autonomia.

Info per l’utilizzo in strada:

Le norme di uso sono dettate dal Codice della Strada e dal suo Regolamento di attuazione, modificato il 29 luglio 2010 con la legge n. 120/2010 "Disposizioni in materia di Sicurezza stradale", che ha cambiato in parte il precedente regolamento, con anche alcune novità al Codice della Strada che riguardano i disabili.

Vediamo quindi cosa dice la legge in merito a CARROZZINA ELETTRICA DISABILI E CODICE STRADA

Letto Elettrico

Il letto elettrico è consigliato per pazienti affetti dal morbo di Alzheimer o da altre disabilità che richiedono attenzione e sicurezza continua , ma con ancora capacità di abbandonare il letto senza rendersi conto di possibili pericoli circostanti né dell’altezza del letto. Per dare un grosso aiuto contro tali problematiche, il letto è stato progettato per prevenire il più possibile le cadute portando il piano rete ad una altezza minima dal pavimento di 24 cm senza compromettere il massimo confort e relax al paziente. Il letto per le sue caratteriste tecniche: trend, controtrend, posizione seduta, altezza massima del piano rete 80cm, può essere utilizzato anche come strumento di riabilitazione o normale degenza.

Il Piano rete è suddiviso da tre snodi e quattro sezioni ergonomiche dimensionate per meglio adattarsi alla colonna vertebrale del paziente. Lo schienale con retro-traslazione permette di evitare la compressione addominale e lo scivolamento in avanti durante la movimentazione e ridurne le forze di frizione e il rischio di formazione di piaghe da decubito.

Il letto è stato progettato rispettando rigorosamente le normative vigenti, con lo scopo di ridurre il rischio d’infortuni all’interno delle strutture sanitarie o in ambiente domestico, sia per l'assistito, che per l'operatore.
Nonostante il piano rete raggiunga un altezza molto bassa, è in grado velocemente e silenziosamente di variare la propria altezza da 24 a 80 cm da terra, permettendo al personale medico di lavorare comodamente eretti.
Inoltre per evitare eventuali contusioni dovute ad urti, ogni parte del letto è stata arrotondata: tutte le movimentazioni del letto sono state studiate per evitare lo schiacciamento di arti e dita.

Le Coppia di Spalle sono realizzate centralmente con un pannello in conglomerato ligneo rivestito su entrambi i lati in melaminico antigraffio con montanti laterali e maniglione sagomato in legno massello di faggio che incrementano la struttura della spalla e aumentano la resistenza agli urti. Il telaio è Completo di guide in acciaio per permettere lo scorrimento verticale delle sponde a sua volta incassate nel massello e dotate di sistema di aggancio e sgancio mediante pulsante in posizione facilmente accessibile. Il fissaggio della spalla al telaio metallico del letto viene effettuato mediante viti sul legno massiccio incrementando la resistenza della spalla allo strappo, cosa che normalmente avviene se le spalle sono fissate al telaio con viti posizionate sul comune nobilitato. Le spalle si presentano con spigoli arrotondati e facilmente igenizzabili.

Coppia sponde a scorrimento costituite da tre listelli in legno sezione piena ovale realizzati completamente in Massello di Faggio verniciato con vernici atossiche.
Scorrimento verticale all'interno di guide, incassate nelle spalle, attraverso pattini in materiale plastico autolubrificante silenziose e semplici da utilizzare.
Il pattino ed il listello sono accoppiati tra di loro mediante due perni in acciaio.
Le sponde sono abbattibili verticalmente e complete di sistema di bloccaggio automatico, antisganciamento, con pulsante di sblocco in posizione facilmente accessibile.
Conforme con 93/42/CEE e CEI UNI EN 60601-2-52.

Quali sono LE CARATTERISTICHE PER CUI questo LETTO si DIFFERENZIA DA PRODOTTI PRESENTI NEL MARCATO
- Utilizzo semplice e intuitivo
- Struttura robusta e imponente con saldature e verniciature di qualità il tutto realizzato per durare nel tempo
- Boccole autolubrificanti poste su ogni snodo del letto
- Sistema frenante con pedali bilaterali facilmente raggiungibili
- Letto movimentabile e frenabile a qualsiasi altezza piano rete
- É un Dispositivo Medico Classe 1
- Batteria di emergenza, necessaria per l’azzeramento del letto in caso di mancanza tensione elettrica (di serie come previsto da nuove normative).
- motori, centralina e telecomando prodotti in Europa, di marca riconosciuta a livello mondiale e simbolo di alta qualità. Facilmente e velocemente sostituibili in caso di rottura.

NORME
Il letto viene fornito con dichiarazione di conformità CE e regolare manuale d'uso e manutenzione ed etichetta di rintracciabilità. Il prodotto rientra tra quelli disciplinati dalla Direttiva Comunitaria n. 42/1993 in Classe I secondo la regola 1 punto III dell’all. IX e sono assoggettati alla procedura prevista all’art. 11 punto 5 della 93/42/CEE e successive modifiche integrazioni (Direttiva 2007/47/CE). Apparecchi elettromedicali Parte 2 CEI UNI EN 60601-2-52. Apparecchi medicali elettrici DIN EN 60601-1

GARANZIA E MANUTENZIONE
La garanzia a norma di legge è di 24 mesi

DATI GENERALI
- Piano rete suddiviso da 3 snodi - 4 sezioni con piano in rete di acciaio elettrozincato oppure con rivestimento in materiale plastico ABS
- Movimentazione elettrica sezioni piano rete schienale e femorale
- Movimentazione altezza variabile piano rete da 16 a 85 cm da terra
- Movimentazione elettrica Trendelenburg e contro Trendelenburg
- Basamento che permette l'accesso ai sollevatori
- Peso supportato 135 Kg.
- Sponde in legno massello a sezione piena totalmente contenitive completamente abbattibili e di facile utilizzo
- Spalle con montante in legno massello
- Misure totali del letto con spalle e sponde 204x102 cm
- Dimensione rete 190x80 cm

Accessori disponibili: Asta per flebo e tavolino con ruote o da appoggiare al letto.
Con il letto sono forniti: manuale d'uso e manutenzione, certificato di conformità CE, certificato di Garanzia

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Sollevatore

Molte persone che non riescono a deambulare hanno la necessità di uno specifico ausilio per svolgere quelle attività quotidiane che richiedono il trasferimento dal letto alla carrozzina o da questa alla vasca da bagno o al WC. Stiamo parlando dei sollevatori, prodotti che dovrebbero appunto aiutare in queste manovre.
Non tutti i sollevatori sono uguali, ma non si può nemmeno affermare che ne esista, in assoluto, uno preferibile agli altri. La scelta, infatti, è condizionata da molti elementi: gli spazi disponibili per le manovre, chi userà lo strumento (un operatore esperto oppure un familiare magari anziano oppure ancora una badante ), la disponibilità economica, il luogo di impiego prevalente, lo stile di vita dell’utente finale. Tutti elementi da valutare con attenzione.
Bisogna poi verificare che il sistema di freno sia affidabile, che il sollevatore garantisca una buona stabilità durante tutte le operazioni e che consenta anche il trasferimento da terra.
E ancora, attenzione agli ingombri: non è infrequente infatti che vengano acquistati ottimi sollevatori che però non entrano in bagno oppure non riescono ad effettuare il trasferimento nella vasca.
Infine, un ulteriore elemento di giudizio è dato dalla maneggevolezza: per alcune persone è indispensabile poter trasportare facilmente il sollevatore anche in vacanza o per altri spostamenti motivati da ragioni di lavoro o di salute.
In linea generale, quindi, il sollevatore dev’essere comodo, maneggevole e sicuro sia per chi lo usa che per la persona con disabilità.
Sotto il profilo tecnico, il sollevatore non è uno strumento molto complesso, composto com’è da un meccanismo di sollevamento che può essere meccanico, oleodinamico oppure governato da un motore elettrico.
Sul fusto del sollevatore è poi innestato un bilanciere, che si alza e si abbassa cui sono agganciate le imbracature necessarie ad accogliere la persona con disabilità. Queste ultime sono intercambiabili e ne sono disponibili diversi tipi, per rispondere alle differenti esigenze dell’utente.
Queste le componenti comuni.
Il sollevamento può essere garantito da una forza manuale o elettrica. I meccanismi manuali si basano su una pompa oleodinamica e l’operatore deve comunque compiere uno sforzo, pur non molto impegnativo. Con il sollevamento elettrico, invece, garantito da un motore alimentato da una batteria o dalla rete elettrica, il movimento viene attivato da un normale pulsante e quindi lo sforzo è irrisorio. Le differenze non sono sostanziali sotto il profilo della struttura, dell’ingombro e della sicurezza. La diversità sta nel costo e nella comodità d’uso: quelli elettrici, più comodi, sono i più costosi.
I sollevatori mobili sono senza dubbio i più diffusi e utilizzati e tuttavia a volte gli spazi ridotti o la limitata necessità di trasferimenti impone la scelta di un ausilio fissato al muro (ad esempio a fianco di una vasca da bagno), con piccoli interventi di muratura. Prima di procedere è consigliabile perciò valutare l’effettiva funzionalità del sollevatore, magari richiedendo un sopralluogo e alcune prove da parte di un tecnico. Il momento della scelta dell’imbracatura non va mai sottovalutato: essa infatti dev’essere adatta e comoda alla persona con disabilità, ma anche facile da usare per l’operatore; è poi necessaria un po’ di attenzione – da prestare soprattutto nel momento dell’aggancio dell’imbracatura che precede il sollevamento – e di addestramento.
Vale la pena ripeterlo: la gamma di imbracature è estremamente variegata per materiali, dimensioni e modalità di aggancio. Quando si sceglie l’imbracatura, bisogna considerare la patologia, il controllo della testa e del tronco, il peso e le dimensioni corporee dell’utente.
Ad esempio, nel caso di una persona con distrofia muscolare, sarà necessario che l’imbracatura sia particolarmente avvolgente.

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Deambulatore

COME USARE IL DEAMBULATORE DA INTERNO SENZA RUOTE?
Questa tipologia è realizzata oggi con un telaio, solitamente in lega di alluminio, resistente e leggero. La struttura è composta da quattro puntali (gambe) che terminano a terra con gommini antiscivolo.
Le gambe sono regolabili in altezza mediante delle forature equidistanti che permettono di adattare lo strumento alla statura.
Le impugnature ergonomiche sono costituite da materiale morbido per non far scivolare le mani. I vantaggi del deambulatore senza ruote sono:<
la leggerezza della struttura permette di facilitare i movimenti durante la camminata riducendo al massimo il peso del supporto.
Questo modello è pieghevole e comodo da trasportare.
E’ lavabile. Non è richiesta nessuna particolare cura nella sua pulizia.
La stabilità dei quattro puntali conferisce sicurezza nell’utilizzatore.
L’unico limite è l’utilizzo solo in ambienti domestici perchè i quattro piedini farebbero troppo attrito sulle superfici ruvide degli esterni: e’ il tipico deambulatore da interno e per il suo uso è importante avere superfici perfettamente livellate e pavimenti piani.

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COME CAMMINARE CORRETTAMENTE CON IL DEAMBULATORE SENZA RUOTE?
Come prima cosa Assicuriamoci di aver regolato l’altezza del presidio: lo facciamo posizionandoci dietro al deambulatore come se ci stessimo apprestando all’utilizzo, teniamo le braccia verticali poi regoliamo l’altezza delle gambe del presidio in modo che le impugnature raggiungano il livello dei polsi.
Quindi Assumendo una posizione eretta afferriamo saldamente le impugnature di appoggio, solleviamo il deambulatore spostandolo in avanti di circa mezzo metro (distanza che può essere inferiore a seconda del paziente) e lo riappoggiamo a terra. Scarichiamo il peso con le mani e braccia andando ad alleggerire il carico degli arti inferiori.
Ripetiamo il movimento per proseguire nella camminata.
Cambiamo traiettoria del deambulatore per modificare la nostra direzione.

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IL DEAMBULATORE PUO' AVERE LE RUOTE ANTERIORI
Il modello di deambulatore con due ruote girevoli sul davanti fornisce un maggiore grado di libertà nei movimenti.
La struttura e le caratteristiche sono del tutto analoghe alla tipologia a quattro puntali fissi ma con la sostanziale differenza di avere due ruote anteriori che possono essere fisse a scorrimento in avanti e indietro, oppure piroettanti (ovvero direzionabili in ogni orientamento).
Le gambe inferiori munite di gommini antiscivolo fungono da sistema frenante.
I Vantaggi del Deambulatore con ruote anteriori sono relativi alla Riduzione dell’attrito rispetto al modello a quattro puntali fissi e quindi una minor fatica negli spostamenti; inoltre non è necessario alzare ad ogni passo il deambulatore per muoversi che si traduce in una maggiore Facilità di cambio di direzione della camminata (in modo particolare per le ruote piroettanti).
Esiste un modello di deambulatore con anche un paio di ruote posteriori. Questa soluzione presenta sul davanti due ruote piroettanti e sul retro due ruote a scorrimento fisso.
Naturalmente con questo deambulatore E’ molto più facile muoversi per casa rispetto alle precedenti poiché nessun punto di appoggio genera attrito a terra e Le quattro ruote accompagnano in maniera morbida e scorrevole i nostri movimenti il sistema frenante è facile da attivare dato che basta esercitare il peso corporeo solo sulle gambe posteriori del deambulatore che andranno a toccare terra comportando il blocco del movimento nel deambulatore.
Il deambulatore con ruote piroettanti funziona come il modello a ruote sopra descritto.
Il deambulatore snodato nasce dall’idea di migliorare il classico deambulatore a quattro gambe fisse per renderlo più facile da utilizzare ed evitare soprattutto il doverlo alzare ad ogni passo.
La struttura del telaio e le caratteristiche sono identiche a quelle del deambulatore standard solo che questo tipo è “articolato”, cioè presenta degli snodi che rendono autonome nel movimento le sezioni laterali del presidio.
In questo modo si procede non più sollevando in blocco il deambulatore, ma facendolo avanzare a contatto con il pavimento alternando il lato destro con il sinistro.
Qui sotto vediamo lo schema illustrativo per come si usa il deambulatore articolato. Come possiamo notare, le tre sezioni costitutive del deambulatore non sono vincolate tra loro a 90° ma sono snodabili e permettono di avanzare prima con un piede e poi con l’altro assecondando il nostro movimento.

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IL DEAMBULATORE CON ASCELLARI
Se le gambe non vi sono più di sostegno come un tempo, a causa di lunghi periodi di immobilizzazione, servirà un aiuto per cercare in qualche modo di rimettersi in piedi.
L’immobilità fa perdere massa muscolare e se avviene a seguito di gravi patologie o interventi chirurgici può portare anche alla formazione di piaghe sul corpo.
Quindi è importante cercare di rialzarsi dal letto il prima possibile.
Proprio per chi versa in queste condizioni fisiche piuttosto precarie, c’è il deambulatore ascellare, un dispositivo medico che di certo sarà utile per riuscire a riconquistare un po’ di autonomia.
È una versione più complessa rispetto alle classiche versioni di deambulatore, infatti ha due prolunghe che vanno a posizionarsi sotto le ascelle dell’utilizzatore, andando così a dare un maggior supporto.
Infatti se con i modelli tradizionali il peso del corpo va a poggiare sulle mani, che si appoggiano al telaio del deambulatore, con la versione ascellare questo si va a distribuire sulla parte che va dall’ascella stessa fino alla fine del braccio.
Si tratta di deambulatori di uso professionale, che hanno un costo più elevato rispetto alla tipologia base, e che sono anche piuttosto ingombranti e poco pratici da trasportare.
Di solito quando si fa ricorso ad un deambulatore si tendono ad usare modelli pratici e semplici, ma purtroppo ci sono casi in cui questi non possono essere utilizzati e si deve fare ricorso a qualcosa di diverso e più completo.
Quando il paziente ha seri problemi di autonomia ed è difficile riuscire a sorreggerlo si fa ricorso ai deambulatori ascellari.
Sono utilizzati specialmente quando, oltre ai problemi agli arti inferiori, si hanno problemi anche all’altezza dei polsi a seguito di traumi, fratture o artrite, che li rendono poco stabili a supportare l’uso di un deambulatore tradizionale.
Per utilizzarlo è necessario che il paziente si trovi in posizione verticale, con le stampelle posizionate all’altezza delle ascelle e la seduta posta dietro la schiena.
Una volta sistemati sarà possibile fare dei piccoli passi, facendo scivolare in avanti le ruote del deambulatore. Quando se ne sentirà l’esigenza basterà sedersi sull’apposito supporto e riposarsi fino a che non sarete di nuovo pronti a camminare un po’.

IL DEAMBULATORE PIEGHEVOLE
Il deambulatore pieghevole è la soluzione ideale per chi ha bisogno di un deambulatore ascellare, ma allo stesso tempo necessità di avere a disposizione un oggetto che non sia troppo ingombrante e soprattutto che si possa chiudere. La sua struttura è interamente realizzata in acciaio cromato e può essere richiusa su se stessa. Le ruote, quattro in totale, sono piroettanti ed hanno una misura di 80 mm. Due delle ruote, le posteriori, sono fornite di freni. I supporti sotto ascellari sono imbottiti. Questi ultimi possono essere regolati sia in altezza, che in larghezza e profondità, per adattarli a persone dal fisico diverso. Come tutti i deambulatori con supporti ascellari, anche questo modello ha delle misure non sono proprio ridottissime e che possono creare dei problemi di utilizzo se destinate ad ambienti piccoli. Dalla sua ha però il peso ridotto, che non obbliga chi lo utilizza a compiere sforzi eccessivi. Nella parte centrale del deambulatore non è presente la seduta e questo potrebbe essere visto come un grave difetto, infatti questi deambulatori sono destinati a chi ha gravi problemi a reggersi in piedi con le proprie forze e potrebbe aver bisogno di riposarsi durante le sedute di fisioterapia, ma potete comprare il sedile imbottito come optional.

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DEAMBULATORE CON APPOGGIO ANTIBRACHIALE A TAVOLO
Questo modello di deambulatore è consigliato per persone che hanno grosse difficoltà di movimento, che non gli permettono l’utilizzo dei deambulatori tradizionali. La sua struttura, realizzata totalmente in acciaio cromato, è caratterizzata dalla presenza di un appoggio antibrachiale, nella sua parte superiore. Questo supporto permette di appoggiare gli avambracci sulla struttura e spostare in questo modo il deambulatore stesso. Di frequente capita infatti che chi ha gravi problemi motori abbia anche poca forza nelle braccia e debba optare perciò di un diverso tipo di supporto medicale. Il deambulatore si sposta per mezzo di quattro ruote, piroettanti, dalle dimensioni di 80 mm. Per fermare il mezzo si possono usare due freni. L’appoggio antibrachiale si presenta come un piano imbottito, con un incavo. Si può posizionare in diverse altezze. Da questo supporto si alzano delle maniglie, regolabili sia in inclinazione che in larghezza. Non ha la seduta. L’unico svantaggio legato a questo prodotto sono però e sue dimensioni, non propriamente ridotte. Ciò ne può rendere difficile il movimento all’interno di case piccole ed il trasporto in auto. È però un deambulatore del quale non può fare a meno chi ha seri problemi di movimento.

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