Fin dai tempi di Ippocrate i medici hanno tentato di correggere le deformità legate alla scoliosi con vari strumenti come per esempio la tavola di Ippocrate, che serviva a trazionare la colonna vertebrale. I primi corsetti per scoliosi sono stati utilizzati fin dal 1500. Si trattava di derivati da armature metalliche, corsetti gessati di vario tipo e corsetti con stecche. Le cose sono cambiate a partire dal XX secolo, con la comparsa e l’evoluzione di diversi corsetti, che sono progressivamente migliorati dal punto di vista tecnico e della tollerabilità.
I corsetti moderni nascono verso la metà degli anni ’40 del secolo scorso e possiamo considerare il corsetto Milwaukee come il capostipite di questa famiglia. E’ stato infatti il primo “industrializzato” e diffuso su larga scala, e sottoposto a validazione scientifica dell’efficacia mediante studi scientifici. Più o meno nello stesso periodo nasceva in Francia il corsetto Lionese, come strumento per la prosecuzione del trattamento con il gesso nelle scoliosi importanti. Questi corsetti si sono progressivamente diffusi e sono diventati i modelli di riferimento per lungo periodo.
Negli anni settanta è nata una nuova generazione di corsetti, in particolare il corsetto Cheneau, che ha continuato a evolversi fino ai giorni nostri, e il corsetto Boston.
Corsetto Cheneau
Il corsetto CHENEAU è costituito da una manovalva in materiale plastico, aperta anteriormente, rivestito internamente di materiale anallergico a cellule chiuse.
La valva in polietilene a media densità melocolare è alta posteriormente fin sopra alle scapole e anteriormente fino al manubrio sterno clavicolare.
Le pelotte di spinta, in materiale sintetico semirigido, sono fissate all’interno e variano per numero, forma e densità secondo necessità.
Il Corsetto di CHENEAU presenta fenestrature sul lato controlaterale alle pelotte di spinta per ottenere la correzione attiva delle curve scoliotiche e una ampia apertura toracica.
È allacciato anteriormente con fibbie e cinghie di nylon e con una chiusura sternale in acciaio inox regolabile.
Il Corsetto CHENEAU, realizzato su calco in gesso del paziente, è indicato nelle scoliosi dell’adolescente e come trattamento di fine cura, seconda prescrizione specialistica.
È altresì indicato come sostegno postoperatorio dopo interventi chirurgici alla colonna vertebrale: la facilità di impiego e la possibilità di modifica in un secondo tempo (es: riduzione delle altezze) ne fanno un valido e pratico aiuto al medico e al paziente.
Corsetto C.L.B. Lombare Bolognese
Il corsetto CLB è formato da una conchiglia in materiale plastico, con apertura posteriore.
La sua esecuzione prevede la confezione di un calco di gesso sul paziente; dal negativo si ricava il positivo sul quale viene modellato un foglio di politex riscaldato ad una temperatura di circa 180°; questo materiale plastico è ad alta densità molecolare, atossico, leggero, ben tollerato e privo di coloranti.
La spinta di correzione, che viene applicata all’interno, è fissa ed è realizzata in materiale plastico semirigido (plastozote), autoadesivo.
Al lato opposto, in corrispondenza dell’appoggio toracico viene fissata una controspinta in feltro variabile per spessore e dimensione.
Il tutore CLB è chiuso da cinque cinturini in nylon, resta ben aderente al corpo e perciò risulta quasi invisibile sotto gli abiti.
Il corsetto CLB è indicato in scoliosi lombari e dorsolombari ed è costruito secondo prescrizione specialistica.
Corsetto Lionese
Questo corsetto è costituito da elementi in materiale plastico (orthoglass) ad alta rigidità, trasparente e atossico, uniti da due aste, una anteriore ed una posteriore, in alluminio anodizzato.
Le aste e le parti in plastica sono collegate tra loro per mezzo di cerniere in acciaio inox che permettono l’apertura anteriore del tutore. Gli elementi in materiale plastico comprendono la presa sul bacino, le pelotte di correzione e gli appoggi sotto ascellari.
Le pelotte di correzione sono regolabili e grazie alla loro spinta svolgono una buona azione modellante sui gibbi costali.
Il corsetto lionese viene realizzato su calco di gesso eseguito sul paziente.
Esso è indicato nelle scoliosi adoloscenziali e come trattamento di fine cura, seguendo sempre le prescrizioni specialistiche.
Corsetto Milwaukee - Corsetto di Milwaukee
La struttura del corsetto di Milwaukee è composta da una presa di bacino e da tre aste, una anteriore e due posteriori, che la collegano ad un collarino, provvisto di due appoggi occipitali e di un appoggio sovraioideo in plastica flessibile.
Alla struttura metallica del tutore vengono applicate le pelotte di spinta, regolate da cinghie e fibbie.
Le pelotte devono essere modellate ed orientate secondo indicazioni del medico specialista.
La presa di bacino è realizzata in politex ad alta densità molecolare, resistente, atossico, ben tollerato e privo di coloranti.
Eventuali allergie, molto rare, si controllano applicando alla presa di un bacino un rivestimento in tessuto anallergico. Le tre aste di collegamento, costruite in lega leggera di alluminio, sono regolabili in modo da essere allungate in base alla crescita del paziente.
Le pelotte di spinta sono anch’esse in alluminio plastificato ed ammorbidite da un feltro.
Il collarino è in acciaio inossidabile regolabile.
Il corsetto di Milwaukee è indicato nella cura delle scoliosi e delle cifosi; va sempre costruito con calco in gesso secondo dettagliata prescrizione specialistica.
Corsetto Lionese per Dorso Curvo
Questo corsetto si propone di ridurre le cifosi evolutive della adolescenza in soggetti che abbiano un sufficiente sviluppo della gabbia toracica e che non abbiano un apice superiore a T7 - 78.
Si propone di ridurre la cifosi attraverso tre valve: una toracica posizionata posteriormente sull’apice della curva, una pelvica che imprime al bacino un movimento di derotazione, e la terza anteriore, la quale spingendo sul manubrio sternale in senso antero posteriore. verticalizza la regione alta del tronco.
Il corsetto è composto da una presa di bacino a valva unica aperta anteriormente collegata ad una presa toracica (posizionata sull’apice della curva) mediante due aste montanti laterali ad atteggiamento variabile.
Anteriormente è presente un mollone sternale in materiale plastico ad alta rigidità rinforzato con asta metallica RX trasparente e collegato alla parte posteriore con cerniere e pomelli inox.
Il corsetto Lionese per dorso curvo confezionato su calco in gesso